Cooperative learning

COOPERATIVE LEARNING:
affrontare da un’altra prospettiva le problematiche educative.

Durante l’a.s. 2011/12 io e la mia collega Elena abbiamo avuto modo di partecipare al corso di formazione “COOPERATIVAmente” organizzato dalla provincia di Pisa, il Comune di Pontedera, ed altri enti; grazie a questo corso, abbiamo potuto sperimentare un interessante metodo di apprendimento cooperativo, il cosiddetto “Cooperative learning”.

LA PECULIARITÀ di questa metodologia consiste nella capacità di coniugare finalità educative con quelle disciplinari, sviluppando un’azione efficace sulle abilità sociali e anche sulle competenze strettamente disciplinari.

L’OBIETTIVO è quello di sviluppare la motivazione personale, la responsabilità, l’autostima e le abilità sociali dello studente attraverso una modalità di apprendimento che valorizza le capacità individuali e di team, ma soprattutto la creatività.
                                                                                                      
Il ruolo dell’insegnante diventa così quello di un efficace facilitatore che promuove l’apprendimento attraverso il coordinamento delle attività dei gruppi.

L’attività di classe di norma viene svolta in piccoli gruppi (da 2 a 4 componenti) entro scansioni temporali ben definite (ad es. ogni attività deve obbligatoriamente iniziare e terminare ad un preciso segnale acustico come il suono del flauto o di uno strumento Orff) e sulla base dell’attribuzione di compiti diversificati e tra di loro complementari.
Ciascun componente di ogni gruppo è responsabile del compito che gli è stato attribuito: ogni compito è diverso, ma necessario e complementare a quello degli altri al fine di arrivare al corretto risultato finale dell’attività del gruppo.

Il legame che si viene a creare all'interno dei singoli gruppi è costituito dall’interdipendenza positiva che costituisce l’elemento distintivo tra il “lavoro di gruppo” tradizionale e gruppi che lavorano in apprendimento cooperativo (Cooperative learning).



PERCHE’ “COOPERARE” ?


Perché insieme, sviluppando modalità di convivenza democratica, si diventa migliori, sia come gruppo che come singoli.